Riflessioni di una pensatrice
In questi giorni ho notato nei blog che leggo, un mal comune rivolto ai giovani. Chi parla dei raduni di rave party... Poco tollerati dai comuni che li ospitano abusivamente, dalla gente che ci vive attorno e che in genere per 24/48 ore sono invasi da questi gruppi di giovani dove l'unico scopo di riunirsi non e trovare un bene comune ...Ma ben si, sballarsi con acidi e droghe varie e farsi assordare da musica infernale. Inorecchiabile per la gente sobria, da alcol e droghe per l'appunto.
Daniele si chiedeva: Come mai, pur essendo illegali questi raduni, nessuno fa niente per impedirli?... Nel suo blog sono arrivate innumerevoli risposte che ora non sto qui ad elencare... Io, sono convinta, che le forze del ordine non intervengono per paura di una sommossa di massa, ma anche perché qualcuno ha interessi a far svolgere raduni di questo tipo.
Renata che parla del bullismo a scuola, il quale si sta espandendo sempre più a macchia d'olio, in scuole sempre più multirazziali, dove la tolleranza è sempre meno accettata da chi si sente prevaricare da chi è diverso da lui.
Gabriele, che parla del disagio che prova nel dover giudicare i suoi studenti con un voto... Il più delle volte non positivo, per quei ragazzi stranieri o disadattati, dove è venuto a mancare il sostegno da parte delle famiglie che non sono in grado, essendo straniere, di comprendere la lingua e il programma scolastico. Un insegnante impegnato su più fronti per cercare di far capire alle istituzioni che non si può avere il pugno fermo quando i problemi sono altri. Lui dice: "Purtroppo il voto e dettato dal rendimento scolastico, non dal cuore".
Dama verde che parla di solitudine interiore , di mancanza di attenzioni concrete da parte dei genitori verso i propri figli. Genitori troppo impegnati, che lasciano i figli allo sbaraglio delegando la loro educazioni a mezzi infernali e tecnologici. Non dando loro basi concrete e solide su cui potersi costruire il proprio futuro.
Personalmente condivido tutti questi campanelli d'allarme, sinceramente mi fanno una gran paura. Il futuro è un brutto punto interrogativo da sbrogliare come una matassa ingarbugliata e piena di nodi. Non passa giorno in cui io non mi chieda che futuro avranno i miei bambini, non passa giorno in cui io non cerchi di insegnare loro , qualcosa che li renda autonomi e non succubi di un sistema. Dove le nuove generazioni sono svogliate per mancanza di stimoli veri. Dove il celo si rappresenta in uno schermo LCD . E il giallo del sole? E l'azzurro del cielo?
Il mondo non è formato dal assenza di luce ... ma bensì da un arcobaleno... bisogna solo voler guardare oltre il nero...
Renata che parla del bullismo a scuola, il quale si sta espandendo sempre più a macchia d'olio, in scuole sempre più multirazziali, dove la tolleranza è sempre meno accettata da chi si sente prevaricare da chi è diverso da lui.
Gabriele, che parla del disagio che prova nel dover giudicare i suoi studenti con un voto... Il più delle volte non positivo, per quei ragazzi stranieri o disadattati, dove è venuto a mancare il sostegno da parte delle famiglie che non sono in grado, essendo straniere, di comprendere la lingua e il programma scolastico. Un insegnante impegnato su più fronti per cercare di far capire alle istituzioni che non si può avere il pugno fermo quando i problemi sono altri. Lui dice: "Purtroppo il voto e dettato dal rendimento scolastico, non dal cuore".
Dama verde che parla di solitudine interiore , di mancanza di attenzioni concrete da parte dei genitori verso i propri figli. Genitori troppo impegnati, che lasciano i figli allo sbaraglio delegando la loro educazioni a mezzi infernali e tecnologici. Non dando loro basi concrete e solide su cui potersi costruire il proprio futuro.
Personalmente condivido tutti questi campanelli d'allarme, sinceramente mi fanno una gran paura. Il futuro è un brutto punto interrogativo da sbrogliare come una matassa ingarbugliata e piena di nodi. Non passa giorno in cui io non mi chieda che futuro avranno i miei bambini, non passa giorno in cui io non cerchi di insegnare loro , qualcosa che li renda autonomi e non succubi di un sistema. Dove le nuove generazioni sono svogliate per mancanza di stimoli veri. Dove il celo si rappresenta in uno schermo LCD . E il giallo del sole? E l'azzurro del cielo?
Il mondo non è formato dal assenza di luce ... ma bensì da un arcobaleno... bisogna solo voler guardare oltre il nero...
Commenti
Complimenti per il blog.
fabietto
http://fabiettos.blogspot.com/
gran bella cosa jasna, adoro l'ottimismo!
Visioni poetiche a parte,
da figlio tento di pensare a quando ero giovane, tutte le "marachelle" che mi hanno aiutato a crescere,e così mi sento molto indulgente nei confronti dei "giovani di oggi" (brutta definizione).
da genitore, penso a quando ero giovane e ho avuto la possibilità di scegliere da solo i miei sbagli, così come mi hanno lasciato carico delle conseguenze, così guardo i miei figli, da uomo, (perchè le donne - mamme - hanno tutto un'altra "sensibilità/apprensione"), e guardo da un passo indietro, entrando di tanto in tanto a gamba tesa e polso fermo, senza possibilità di replica; prima e dopo, ma in differita si parla dei perchè e dei come... Da quando sono padre mi sento dire "...figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi..."
Balle !
Dare dignità alle persone, considerare ognuno come individuo, e i nostri figli, ad ogni età, sono individui e persone, nessuno di noi ha verità in pugno, agli altri esponiamo le nostre convinzioni, poi qualcuno ci riflette e qualcuno no.
Forse insegnando ad analizzare le situazioni e gli individui, ognuno dei nostri figli potrà trovare "i suoi strumenti".
Non era meglio, quando eravamo giovani, era solo diverso.
Ad ognuno il suo tempo.
Certo oggi siamo tutti talmente pieni di stimoli e di imput di tutti i generi che diviene difficile selezionare le informazioni UTILI !
Ma si può provare, con ottimismo, e non, solo speranze.
Apprezzare le cose piccole della vita ! (...ma già l'ho detto, mi trovo palloso da solo...)
Comunque, largo alle diversità, lasciamo l'espressività, nessuno può arrogarsi il diritti di censore, "...ti devi divertire così ! ", chi di Voi accetterebbe un simil dictat.
Buongi a tutti.
Renata... credo che mai come ora ci sia bisogno di parlare ... di ciò che ci circonda. Bisogna smettere di fare le scimmie, o gli struzzi... Vediamo intensamente, sentiamo ma soprattutto parliamo con il cuore di chi tiene ad un mondo migliore, per le future generazioni. Baci e abbracci.
Per Michele è stato fondamentale e ne porta nel cuore e nella mente le tracce indelebili.
Voglio tener accesa la mia torcia per vedere oltre il nero della notte e ricaricare ogni giorno le batterie finché avrò vita
Ognuno è l'artefice di se stesso ma da sempre ci sono forze che lavorano per distrarre da questa concezione proponendo soluzioni false o facilitate che non portano da nessuna parte ma riportano a queste forze un sostegno energetico non indifferente :-)
ti abbraccio!
Buona domenica
Roberto
anche per i nostri figli..sarà così , saranno figli del loro tempo, degli errori dei padri e di chi li precedettero e dei loro stessi errori!!
lavoriamo per rimediare, cerchiamo di fare del nostro meglio..il resto va da se! un atteggiamento pessimistico comunque non costruisce niente, il pessimista non alza un dito dicendo che è inutile, l'ottimista poggia il primo mattone!!
Mat Mmmmmm! cosa? Che figo che sei tutto in azzurro!
Rosy, ti do ragione quando dici , che a un certo punto entrano a far parte della vita di un individuo las scuola, gli amici e tutte quelle macchine infernali come la televisione ecc. ecc. Ma sono altre sì convinta che se si hanno delle buone basi forse si può fare qualcosa in più... Io ci provo! La provvidenza ci metterà il resto.
Acquachiara ben venuta nel mio blog... concordo, e sono convinta che ogni generazione ha avuto le sue problematiche, ma qui più si va avanti peggio è....
Desa l'abbraccio dolcioso te lo faccio questa sera. Baci
Janas , finalmente ...mi mancava il tuo commento... Riesci sempre a concludere in maniera ottimistica . però credo tu abbia ragione. E ti dirò che di mattoni ce ne sono già due. un abbraccio forte, forte.
Quando scrivi, anche l'amarezza può dare speranza. Fino a quando scrivi comunichi il tuo stato d'animo su qualcosa. E se quanto fai arrivare agli altri può servire a cercare di sensibilizzare qualcuno e far provare, come dicevi tu parlando dei giovani in questo caso, ad altri il bisogno di dare altri colori alla vita, quelli veri e dal "VERO", allora forse una speranza ancora c'è.
Ma, devo essere sincero, molto ma molto fioca....
La scuola è importante e purtroppo in questi anni è ridotta proprio male.
La famiglia lo è altrettanto.
Sulla società apriori non possiamo contare, anzi dobbiamo tenere gli occhi spalancati e tutte le antenne sollevate.
Sono convinta che famiglie come le nostre, tua, mia, di Janas (per parlare delle mamme che conosco) ne verranno fuori bene.
Un grande abbraccio
dama .... io cerco di essere ottimista sempre... Chi vivrà vedrà!