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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Macchie ad olio

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Ezio, ieri ha scoperto i pennelli e i colori ad olio, a casa della signora che mi aiuta, tenendolo con se, qualche ora al giorno. Ieri sera è arrivato a casa con un sorriso smagliante e mi ha detto : Mamma … guarda: Ho fatto un quadro! Apro questa vecchia agenda del ‘96 e vedo queste coloratissime pennellate a macchie , che Ezio ha composto, identificandole con gli animali che più gli piacciono in questo periodo… Le balene, i pesci, i pinguini…Di primo acchito ho pensato a Jackson Pollock , alle sue tele a macchie che tanto mi colpirono la prima volta che le vidi al Peggi Guggenheim museum di Venezia. Bisognerebbe avere una buona scorta di fantasia da bambino per tutta la vita. In modo da portela interpretare a nostro piacimento ogni volta che vogliamo. Due parole su J. Pollok Senz'altro Pollock è stato più radicale di altri nell'intraprendere un rapporto fisico, totale con i materiali, tela e colori che fossero. Nel tradurre quindi anche qui la sua istintualità in fattore arti

La vita

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Oggi mi sento così... Intensa, essenziale. Da esprimere ciò che provo con una poesia, che mi ha regalato la mia prof di italiano... Roberta B. La tengo gelosamente custodita all' interno del libro che ho scritto Per Zoe. Leggendo altri blog ho notato un comune denominatore: La paura della quotidianità, la paura della noia, la paura per l'incapacità di non provare emozioni travolgenti... E inevitabilmente si cade nel male comune...Che colpisce tutti noi. L'impotenza di non poter far nulla per cambiare questo mondo malato... Di guerre, povertà... E chissà cos' altro. Non ho una soluzione... Purtroppo... Credo che iniziare da noi stessi sia già un buon inizio per migliorare il mondo...Dando così ... Un futuro ai nostri figli, per quanto possibile migliore. E' umano aver paura per ciò che non si conosce, è umano aver paura dei cambiamenti... Ma alla fine sono quelli che ci fanno sentire vivi... ççç Lentamente muore chi diventa sciavo dell' abitudine, ripetend

Arnesi infernali

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Non vi capita mai di pensare a ritroso? A me ... Si! In questo lungo inverno tantissimo. Ieri sera la nostra amatissima Zoe ha dato il colpo di grazia al nostro DVD. Arnese infernale dei giorni nostri! Ma una specie di bacchetta magica per le generazioni di oggi. Infatti nonostante i miei due figlioli, abbiano in due, cinque anni... Utilizzano il dvd come una sorta di fata incantatrice...Nutrendosi di immagini e parole. Non mi ritengo vecchia, eppure se penso all' emozione che provai la prima volta che mia sorella Sandra mi portò al cinema ... Non è niente di paragonabile a tutto ciò che oggi è normalità. (DVD). L' emozione di quella domenica invernale del 1982... Decidemmo per l' appunto, di recarci al cinema a vedere un film che si rivelò allora, e poi, con gli anni... Un vero e proprio capolavoro. A mio parere il più bel film di Spielberg . Avevo dieci anni, e gli unici argomenti di cui sentivo parlare per le strade sperdute di campagna era del campionato del mond

12 gennaio 1996

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Oggi il mio pensiero blogniano lo dedico a te… L’amicizia! Che parolona , forse l’unica parola ad avere migliaia di sfumature e un infinità di colori. Ad ogni aggettivo per definire l’amicizia si può attribuire un colore. Grazie... Per ciò che siamo riuscite a donarci in questi dodici anni. La cosa più preziosa? … La speranza a cui voglio dedicare il colore rosa. La speranza, per qualcosa di buono per entrambe. Un figlio e un buon compagno di vita che condivida con noi gioie e dolori, speranze e delusioni. Dodici anni sono un infinità di tempo, se ci pensi bene! Quasi in quarto, di mezzo secolo. Eppure il tempo mi sembra volato. Mi sembra ieri quando passavamo le nottate a chiacchierare, in macchina sotto casa tua. Ne abbiamo fatte di cose assieme! Allora ci sembravano poche. Oggi nonostante le nostre vite siano cambiate e i nostri percorsi abbiano preso strade diverse…Con piacere ricordo i nostri trascorsi... E sei sempre la mia cara amica Lorena. disegno:Pensieri JPZ

La nebbia

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Sono appena tornata da Cassano... Ho portato Zoe a fare una vaccinazione preventiva. Nel tornare a casa sono stata avvolta dalla nebbia , e un' infinità di pensieri mi hanno riempito la mente. I primi pensieri, sono stati nostalgici... Mi è tornata in mente Venezia nel periodo di ottobre, quando inizia ad essere avvolta dalla nebbia e le sirene dell' acqua alta suonano. Si trasforma in qualcosa di misterioso e la sua atmosfera diventa eterea. Che meraviglia! Ho avuto la fortuna di percorrerla per cinque anni in lungo e in largo, tutti i giorni nel mio tragitto a piedi per recarmi a scuola. Da buona osservatrice e con il tempo, ho imparato ad amarla profondamente, come Si fa con una vecchia signora degna di rispetto per la storia e la cultura che ancor oggi ci offre. L'ho scoperta a poco a poco alzando gli occhi al celo, accorgendomi che non ci sono due camini uguali. Passeggiando con i meravigliosi gatti che la popolano da veri veneziani e la rendono ancora più un

Coniglio all' Etrusca rivisitato

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Eccoci qui... piano, piano vediamo di far prendere forma a questo blog. Oggi voglio regalarvi una mia ricetta. In realtà ogni ricetta è sempre di qualcun altro... Ma si può renderla propria aggiungendo qualcosa. In questo periodo, oltre ad aver ricominciato a prendermi cura di me stessa (con grande piacere di mio marito) , ho ripreso a coltivare un mio grande hobby. Cucinare per l' appunto. Ieri abbiamo avuto ospiti, Lorena e Fabrizio e mi sono cimentata a cucinare il mio coniglio all' etrusca rivisitato. Per l' occasione ho aperto una bottiglia di vino della mia piccola cantina ... Uno strepitoso Amarone della valpolicella del 2000 . Lasciato decantare lo abbiamo assaporato nella sua intera pienezza e generosità. Coniglio all' etrusca 3 carote 1 cipolla bionda 1/4 gambo di sedano 1 fetta di speck tagliata altina 1 spicchio d' aglio un coniglio intero tagliato a pezzi 1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva 1 bicchiere di vino bianco (olive o funghi). brodo