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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

Ghetto ebraico di Venezia

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La panchina su cui amavo far correre i miei pensieri ... Immagini scattate da Stefi... a Venezia ... i tuoi occhi erano i miei. Grazie di cuore per questo splendido regalo che mi commuove l'anima e mi rende felice attraverso i ricordi che queste immagini scaturiscono al mio cuore.

Mio carissimo ragazzo ...

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Oscar Wilde Ieri sera Benigni ci ha donato alcuni minuti di vera emozione , leggendo l'ultima lettera scritta da Oscar Wilde alla persona che amava. Una lezione di autocoscienza , di civiltà , di rispetto verso la cosa più vera che si possa provare. L'amore nei confronti di un'altro individuo. Donna o uomo che sia. Appartenente o non al nostro stesso sesso. Qualche giorno fa Janas ha scritto un post straordinario sull'amore... personalmente, ora credo , che questa lettera sia la risposta ad ogni domanda. L'amore al di la della morte. Mio carissimo ragazzo, questo è per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina, che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelicità e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la cert

Tra le alte case del ghetto ebraico di Venezia

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Jasna e Massy, in un pomeriggio di fine ottobre ... tra le alte case del ghetto ebraio a Venezia. Chiudo gli occhi e ti ritrovo... Massy. Cammino avvolta da un atmosfera eterea che adoro ... la nebbiolina di un fine ottobre a Venezia, mi avvolge e mi bagna il viso. Sono sempre stata convinta e ora più che mai , che se le sensazioni o le forti emozioni si provano in un luogo speciale , quel luogo ti resterà per sempre nel cuore. Ed è così che ricordo un pomeriggio passato tra le alte case del ghetto ebraico... A mio modesto parere ,uno dei campi più suggestivi di Venezia. Siamo usciti da scuola, abbiamo passeggiato, mano nella mano... per quasi tutta la lunga calle di san Girolamo... adoravo credere che la gente che ci vedeva... pensasse : che fossimo due giovani innamorati. Amavo il tuo essere dolce con me... la tua sensibilità nel esprimerti , la tua tristezza intensa, che mi toccava il cuore ... ma soprattutto adoravo quel pizzico di estrosità che ti contraddistingueva. I